“Il pensiero è Vita, Essere vivo significa pulsare nella sistole e nella diastole, le due grandi pulsioni del cosmo: la tenebra e la luce. La Vita funziona pulsando. Il pensiero errato, quello che ho chiamato “Error Diabolicus”, l'albero della conoscenza del bene e del male, il peccato originale, consiste nel considerare buona una delle due pulsioni e malvagia l'altra.

Perché malvagie le tenebre?

Nella ricerca degli elementi del pensiero bisogna uscire da questo “Error Diabolicus” e riferirsi prima alle funzioni e poi alle forme, allora il pensiero errato torna ad essere retto pensiero, allora gli antichi idoli, le forme parziali si dileguano perché la luce è bene, la tenebra è bene, e il male non è altro che l' “Error Diabolicus” che considera male ciò che male non è”.

Pincherle M., Archetipi, Macro Edizioni, 2019

Thought is Life, Being alive means pulsing in the systole and in the diastole, the two big pulses of the cosmos: darkness and light. Life works through pulsing. The incorrect thought the one I call “ Error Diabolicus ”, the tree of knowledge between good and evil, the original sin, consists in deeming one of the two movements as good and the other as bad.

Why is darkness evil?

In the research of the thought elements getting out of this misunderstanding, this “ Error Diabolicus ” is crucial , and referring first to the functions and then to the forms, only then the incorrect thinking will be straightened again, then the old idols, the partial shapes will dissolve because light is good, darkness is good and evil is nothing but the “ Error Diabolicus ” that considers evil something that evil is not.”

Pincherle M., Archetipi, Macro Edizioni, 2019

Nata a Faenza nel 1991 si è laureata in Design di Interni al Politecnico di Milano.
Silvia è una artista e designer che si esprime attraverso colori e forme ancestrali, i simboli usati nelle sua opere vengono dal passato, da una spiritualità arcaica e potente. Alla ricerca continua di storie passate, presenti e future che omaggia tramite la realizzazione di sculture con la volontà di rappresentare la ricerca costante di un equilibrio tra i vari livelli dell’uomo.

Il mio lavoro nasce dalla volontà di rendere omaggio al lato oscuro che abita ognuno di noi e che spesso viene condannato invece che accolto e celebrato. La cultura occidentale in cui siamo immersi non ci educa a considerare il buio e la morte come elementi che naturalmente fanno parte della vita, piuttosto li bistratta dando loro un valore negativo etichettandoli come “malsani” e stigmatizzandone la manifestazione, entro questa logica l’essere arrabbiati, depressi, frustrati o impauriti è sbagliato e pone l’individuo in una condizione di errore e di inadeguatezza rispetto a se stesso e alla società, la quale giudica incapace o non meritevole di provare gioia chi si trova nella situazione di provare questi sentimenti.

Credo che sia necessario accogliere questa parte oscura, che ci costituisce e completa, considerando con gratitudine i momenti di inquietudine, che quasi sempre si dimostrano preziosi e che permettono di scendere in profondità, dandoci la possibilità di abbracciare quelle ombre di cui abbiamo tanto timore. Credo che esplorare le stanze buie dell’interiorità, e sostarvi se necessario, sia un lavoro rigenerativo ed essenziale per riuscire ad avvicinarsi senza giudizi severi a ciò che si prova, secondo un ascolto e un approccio gentile che possa portare a conoscersi e ad accettarsi nella propria totalità.

La mia intenzione è perciò celebrare la morte al pari della vita, e per morte non intendo solo quella del corpo fisico, ma anche, e soprattutto, quella dell’ego e dei condizionamenti che ci allontanano da noi stessi facendoci agire seguendo schemi che la società ci propone come giusti, ma che spesso non ci appartengono e che sentiamo lontani. Abbracciare la propria ombra e farsela amica è meraviglioso e fondamentale per essere completi. Le mie opere vogliono condurre a una riflessione sul nostro lato oscuro, riconoscendogli parità rispetto a ciò che comunemente si cataloga come buono e positivo, con l’obiettivo di educare all’accoglienza e alla valorizzazione di questo buio come luogo prolifico per la propria persona.

Quello che mi interessa colpire è la parte animica, non quella mentale. L’utilizzo di simboli, colori precisi e parti di animali morti vuole risvegliare sentimenti scomodi a cui prestare ascolto legittimando la loro esistenza all’interno di noi.

My work stems from the desire to pay homage to the dark side that lives in everyone of us and that often gets shunned instead of being welcomed and celebrated.

The pervasive western culture in which we live doesn’t teach us to consider the unseen and death as an integral of life, on the contrary it gives them a negative value labelling them as unhealthy and stigmatizing their manifestations. Using this logic being angry, depressed, frustrated or fearsome is wrong and puts the individual in a condition or error and inadequacy towards themselves and society, which will judge them incapable or unworthy of joy.

I believe it is necessary to embrace this shadow side that it essential and completes us, looking through the lenses of gratitude at the moments of unease that are a valid access point to dive deeper into ourselves and finally hold the shadows of hurt and separation that scared us so much.

Exploring those dark inner spaces, and stay there for a while if necessary, is regenerative and essential work that allows us to come closer to what we feel without judgement, through an open and kind approach that leads to self knowing and acceptance. Leaving nothing out.

My purpose is to celebrate death as much as life, and by death I don’t mean just the demise of our bodily vessel but also, and most of all, the death of Ego and the conditionings that takes us away from our true selves making us following rules that society feeds us as right but that often do not belong to us.

Embracing one’s shadow and befriend it is beautiful and crucial to be complete.

My pieces want to lead the audience on a consideration about our dark side, giving it the recognition and respect the good and positive always get with the intention of supporting an education of openness towards the dark as a fertile place for the individual.

My goal is to touch on a soul level rather than a mental one. The use of symbol, color and dead animal body parts wants to stir uncomfortable feelings in the viewer to give them the chance to face those uneasy feelings and stay with them for a while.